Storia presenza Francescana alla Pieve di Chiampo

“150 anni di presenza Francescana alla Pieve di Chiampo”

La storia narra che, in seguito alla soppressione degli Ordini religiosi da parte di Napoleone, quattro frati devono fuggire dal convento di Santa Lucia di Vicenza e, arrivati a Chiampo, vengono accolti dal sindaco Antonio Fracasso che offrì loro di abitare la piccola casetta del custode del cimitero che si trovava presso la pieve di Chiampo. I frati furono quindi oggetto di un’opera di misericordia corporale da parte del Sindaco e della popolazione della vallata. Era la primavera del 1867. Da allora la presenza dei frati è unita con la vita della popolazione di Chiampo e della sua valle.

La popolazione ha sempre sostenuto i frati nelle loro iniziative e sempre è venuta incontro alle loro necessità con grande generosità. I frati, da parte loro, aiutarono sempre i poveri che bussavano alle porte del convento. Le cronache narrano che durante la seconda guerra mondiale, si distribuivano anche 600 pasti al giorno. Il beato Claudio Granzotto è ricordato come beato della carità per la sua grande generosità con i poveri.

Quando il sindaco dell’epoca, Antonio Fracasso, accolse i frati li ha invitati a rimanere alla Pieve con queste parole: “Restate con noi! Custodite i nostri morti; pregate per i vivi; e noi volentieri divideremo il pane con voi!”